Le manutenzioni hanno lo scopo principale di mantenere in salute le tue apparecchiature, di utilizzarle al meglio delle loro possibilità e di prolungarne l’affidabilità nel tempo.
Le manutenzioni possono avere carattere ordinario o straordinario, ma ciò che le rende efficaci è la regolarità e la pianificazione: attraverso interventi periodici sarai in grado di mantenere l’efficienza operativa dei tuoi impianti.
Non solo affidabilità, durata ed efficienza operativa, ma anche sicurezza: un impianto seguito e manutenuto incorrerà in misura minore in eventuali malfunzionamenti e con la manutenzione periodica sarà possibile identificare e correggere piccoli problemi prima che diventino grandi.
L’impianto-tipo prevede l’installazione di
- filtro a cartuccia: per trattenere tutte le sostanze in sospensione nell’acqua come sabbia, scaglie di ferro o calcare
- addolcitore a scambio ionico: per eliminare il calcare
- dosatore proporzionale: per assicurare la creazione di una pellicola protettiva intorno alle parti metalliche a contatto con l’acqua e garantire una protezione anticorrosiva
La manutenzione di un filtro a cartuccia
La periodicità di manutenzione è definita dalla tipologia di cartuccia installata.
- Per le calze Lavabili in nylon (CL, CL2, CL7) si consiglia la sostituzione mediamente ogni anno, salvo la pulizia regolare con acqua corrente.
- Per le cartucce in polipropilene a filo avvolto da gettare (CCA, CCA2, CCA7) si raccomanda la sostituzione ad intasamento.
- Le cartucce a carboni attivi (CC, CC2) vanno sostituite con frequenza semestrale,
- Cartucce acciaio inox (CX, CX2, CXE, CXE-2, CXE-1, CX7) resistono negli anni, salvo la pulizia regolare con acqua corrente e una spazzola dalle setole dure.
- Il bicchiere in Grilamid (materiale plastico tra i più durevoli esistenti sul mercato) deve essere sostituito ogni tre anni.
Le conseguenze di una tardiva o mancata manutenzione di un filtro a cartuccia
L’intasamento delle cartucce determina una perdita di operatività del filtro con conseguente calo di portata e pressione e rallentamento nel flusso dell’acqua.
Il deterioramento del bicchiere per usura può provocare microfessurazioni con fuoriuscite di acqua.
La manutenzione di un addolcitore
Per gli addolcitori d’acqua è raccomandata una manutenzione ordinaria una volta all’anno per verificare lo stato dei componenti sottoposti a normale usura.
Ogni 10 anni circa dovranno essere sostituite le resine: in questo caso si tratta di manutenzione straordinaria, ma indispensabile affinché la tua acqua sia addolcita.
Le conseguenze di una tardiva o mancata manutenzione di un addolcitore d’acqua
Le manutenzioni preservano la tua apparecchiatura, la mantengono in efficienza e ne prolungano le performances; saltare gli interventi può accumulare in un’unica spesa cifre che avresti potuto dilazionare nel corso degli anni.
Decidere di non sostituire le resine o dimenticarsene può farti spendere altrettanti soldi inutilmente: resine esauste non addolciscono l’acqua e, a meno che il tuo impianto non abbia un guasto meccanico, continuerai a rifornirlo di sale per niente.
Va da sé che un addolcitore non funzionante non eliminerà il calcare con tutte le conseguenze che ben conosciamo: elettrodomestici danneggiati, ostruzioni nelle tubazioni, aumento nel consumo di detergenti con conseguenti danni all’ambiente, ecc.
La manutenzione di un dosatore proporzionale
La periodicità di una ricarica di polifosfato è determinata da svariati fattori, quali, ad esempio l’utilizzo e la qualità dell’acqua.
Mediamente una ricarica da 500 grammi di polifosfato purissimo in polvere dura circa sei mesi. Il bicchiere in Grilamid ha una frequenza di sostituzione di tre anni.
Le conseguenze di una tardiva o mancata manutenzione di un dosatore proporzionale
Un dosatore senza ricarica di polifosfato non può limitare l’azione corrosiva sugli impianti e sulle tubature. Il deterioramento del bicchiere per usura può provocare microfessurazioni con fuoriuscite di acqua.
Ricorda: le manutenzioni sui filtri (lavaggio/sostituzione delle cartucce) e sui dosatori (ricarica di polifosfato) si possono effettuare in tutta autonomia, senza l’ausilio di personale specializzato.
Per lo smontaggio delle nostre apparecchiature abbiamo realizzato una comoda chiusura e semifasce che rende superato l’utilizzo delle vecchie chiavi di serraggio e consente una manutenzione semplice e in assoluta sicurezza.
Per gli addolcitori è invece indispensabile contattare un centro assistenza autorizzato: consulta il nostro sito e cerca quello più vicino a te.
Assicurati infine che il tuo tecnico di fiducia monti saracinesche, by-pass e riduttori di pressione.