I PFAS (perfluoroalchilici e polifluoralchilici) sono un gruppo di composti chimici sintetici utilizzati in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo (utensili da cucina, rivestimenti per le pentole, contenitori per pasto, pelli, tappeti, vernici, prodotti per la pulizia, schiume antincendio, materiali impermeabili, abbigliamento tecnico) noti per le loro proprietà idrorepellenti, oleorepellenti ed antimacchia.
I composti chimici più utilizzati che appartengono a questo gruppo sono l’acido perfluoroottanoico (PFOA) a l’acido perfluoroottansulfonico (PFOS); in uso fin dagli anni ’50, hanno la caratteristica di opporsi ai processi di biodegradazione (persistenza nell’ambiente) e di accumularsi nell’organismo (potenziale tossicità per la salute di esseri umani e animali).
I PFAS sono caratterizzati da un’alta stabilità molecolare che ne favorisce la diffusione e la permanenza nell’ambiente; si possono infatti trovare nell’aria, nel suolo, ma anche nell’acqua, dove entrano nell’ecosistema se smaltiti illegalmente (o non correttamente) nei bacini idrici. In tal caso penetrano rapidamente nelle falde acquifere, raggiungono i campi coltivati, i prodotti agricoli e quindi le nostre tavole.
Perché sono pericolosi:
- Persistenza ambientale: I PFAS sono altamente persistenti nell’ambiente e non si degradano facilmente.
- Bioaccumulo (accumulo biologico): Queste sostanze possono accumularsi nei tessuti di un organismo attraverso la catena alimentare, in concentrazioni superiori a quelle rilevate nell’ambiente.
- Effetti sulla salute umana: I PFAS sono stati associati a vari effetti negativi sulla salute umana: cancro, problemi di fertilità, malattie della tiroide, danni al fegato e ai sistemi endocrino e immunitario, impatto sulla fertilità e aumento di malattie cardiovascolari.
- Diffusione nell’approvvigionamento idrico: I PFAS possono contaminare le risorse idriche: la bonifica di siti contaminati è tecnicamente complicata ed onerosa.
Com’è la situazione nel nostro paese:
In Italia il problema PFAS è esploso con la regione Veneto, ma una massiccia contaminazione è presente anche in Piemonte, Lombardia e Toscana e, in misura minore, anche nel resto della penisola.
Come ridurre PFOA e PFOS nell’acqua potabile
Il sistema di filtrazione a due stadi Freshpoint riduce i PFAS nell’acqua potabile fino al 98% se utilizzato come indicato nel manuale di uso e manutenzione.
La tecnologia a cartucce incapsulate è caratterizzata da un’installazione “click in lock” estremamente semplice ed intuitiva.
Freshpoint è certificato NSF per rimuovere altri contaminanti come piombo, cisti, atrazina, lindano e VOC (composti organici volatili)
Non esitare a richiedere informazioni; il nostro team è a tua completa disposizione.